tag:blogger.com,1999:blog-4573179257248711642024-03-05T23:02:53.872-08:00TESTAMENTO BIOLOGICOUnknownnoreply@blogger.comBlogger48125tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-52017705481048428862064-08-07T09:00:00.000-07:002009-03-30T07:10:24.277-07:00Perchè questo blogCome molti anche io mi domando cos'è giusto...<br />vivere ad ogni costo anche quando siamo aiutati dalle macchine oppure lasciare che tutto sia spento...e seguire la natura.<br />Mi domando allora perché a noi umani c’è stato dato modo di progredire, di inventare, di guarire da malattie che un tempo ci portavano alla morte.<br /><br />Non è facile decidere oggi pensando a domani.<br />E se tra qualche tempo la scienza scoprisse nuovi modi per guarire?<br />Io sono combattuta, tra la scienza e cosa?<br />Io che credo in Dio penso che Lui ci abbia dato tantissime opportunità e possibilità.<br />Ci ha reso intelligente oltre ogni modo, credo che fin tanto si è vivi tutto deve essere provato, tentato ma…<br />Ma è vita vegetare in un letto?<br />È vita non poter camminare, parlare, rispondere, lavarsi, mangiare, amare, cantare, ballare, sorridere, abbracciare, scrivere?<br />Ma è vita pensare, ascoltare, sognare la propria guarigione…<br />Che orribile dilemma, scegliere oggi per domani.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-39535228913622164612011-04-19T04:09:00.000-07:002011-04-19T04:10:31.153-07:00Giancarlo Brignone<div style="text-align: center;"><iframe title="YouTube video player" width="425" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/e6Luj7LwPGc" frameborder="0" allowfullscreen=""></iframe></div><br /><br /><br />Giancarlo Brignone convive con la SLA dal 2006.<br />Per mano di un'amico, ha inviato a InfermierIN il suo video-testamento biologico affinché ne dessimo diffusione.<br />Giancarlo comunica con un comunicatore a puntamento oculare. Uscito dal silenzio, ha voluto far sentire la sua voce attraverso questa testimonianza forte nei contenuti ma che rispecchia il volere di molti malati di SLA.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-37337208627879699332011-04-19T03:46:00.000-07:002011-04-19T04:07:27.162-07:00Paolo RavasinIo PAOLO RAVASIN nato a Ceggia, in provincia di Venezia il quattro aprile 1960, attualmente ospite presso la Casa Soggiorno Villa delle Magnolie a Monastier, in provincia di Treviso e sono stato adeguatamente informato, nel corso di approfonditi colloqui con il dottor Agostino Paccagnella (06.02.08) e il dottor Guido Zerbinati (06.02.08 e 13.02.08) alla presenza del dottor Camillo Barbisan Presidente del Comitato di Bioetica dell’ULSS 9, dell’evoluzione della mia malattia e della conseguente indicazione ai relativi trattamenti.<br />In particolare per quanto riguarda la possibilità di nutrirmi ed idratarmi. La mia ferma, convinta e documentata volontà in proposito è la seguente:”nel momento in cui non fossi più in grado di mangiare o di bere attraverso la mia bocca oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione e di idratazione artificiale sostitutive della modalità naturale.<br />Tale rifiuto è da ritenersi efficace anche nella circostanza in cui perdessi qualsivoglia capacità di esprimere e ribadire la mia volontà. Inoltre, a partire dal momento in cui non fossi più in grado di nutrirmi e idratarmi attraverso la mia bocca rifiuto la somministrazione di qualsiasi terapia medica destinata a trattare la malattia di cui sono affetto e oltre altre patologie sopravvenienti intese come complicazioni.<br />Accetto unicamente i farmaci necessari a trattare i sintomi dolorosi derivanti, in particolar modo, dalla disidratazione nella modalità di somministrazione che il mio medico – dottor. Guido Zerbinati o i suoi sostituti – riterrà appropriata. Affermo di essere stato informato e quindi sono pienamente consapevole delle conseguenze a cui mi espongo mediante tale rifiuto che tuttavia considero quale mia insuperabile manifestazione di volontà. Infine oppongo il mio rifiuto ad ogni trasferimento in strutture ospedaliere”.<br />Non essendo in grado di sottoscrivere materialmente tale documento a causa della mia infermità attribuisco al medesimo il valore di espressione della mia autentica volontà attraverso una videoregistrazione nel corso della quale ho letto la lettura di questo testo al quale ho dato oralmente il mio assenso e che viene sottoscritto dai testimoni presenti.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-82701660737027769262011-04-19T03:41:00.000-07:002011-04-19T03:42:56.407-07:00UMBERTO VERONESIIo ho fatto il testamento biologico qualche anno fa, e per tre motivi. Per riaffermare le mie convinzioni sulla libertà di disporre della propria vita. Per l’amore profondo verso i miei familiari, che non voglio siano mai straziati dal dubbio sul che fare della mia esistenza. Per il rispetto verso i medici che si prenderanno cura di me. Ho voluto anche renderlo pubblico: «Io sottoscritto Umberto Veronesi, ..., nel pieno delle mie facoltà mentali e in totale libertà di scelta, dispongo quanto segue: in caso di malattia o lesione traumatica cerebrale irreversibile e invalidante chiedo di non essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico o di sostegno (nutrizione e idratazione)... Queste mie volontà dovranno essere assolutamente rispettate dai medici che si prenderanno cura di me...».<br /><br />Considero il testamento biologico l’atteggiamento più corretto soprattutto verso i medici curanti, cioè verso chi si troverà, concretamente, ad avere la responsabilità terapeutica di un individuo non più consapevole. Nel febbraio 2009 il giurista Stefano Rodotà, argomentando intorno al caso di Eluana Englaro, ha scritto: «Proprio nell’art. 32 il tema della costituzionalità della persona si manifesta con particolare intensità. Dopo aver considerato la salute come diritto fondamentale dell’individuo, si prevede che i trattamenti obbligatori possono essere previsti solo dalla legge, e tuttavia “in nessun caso” possono violare il limite imposto dal “rispetto della persona umana”. E’, questa, una delle dichiarazioni più forti della nostra Costituzione, poiché pone al legislatore un limite invalicabile, più incisivo ancora di quello previsto dall’articolo 13 per la libertà personale, che ammette limitazioni sulla base della legge e con provvedimento motivato del giudice. Nell’articolo 32 si va oltre. Quando si giunge al nucleo duro dell’esistenza, della necessità di rispettare la persona umana in quanto tale, siamo di fronte all’indicibile. Nessuna volontà esterna, fosse pure coralmente espressa da tutti i cittadini o da un parlamento unanime, può prendere il posto di quella dell’interessato. Siamo di fronte a una sorta di nuova dichiarazione di Habeas corpus, a un’autolimitazione del potere».<br /><br />Il testamento biologico, che certifica la volontà dell’interessato, è quindi lo strumento più adatto a far sì che nessuna volontà esterna possa prevalere. A questo principio si ispirò nel 1997 la Convenzione di Oviedo sui diritti dell’uomo e la biomedicina, il cui articolo 9 prevede che vengano tenuti in considerazione «i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà». Per quanto riguarda il nostro Paese, il 18 dicembre 2003 il Comitato nazionale per la bioetica approvò un documento in cui si auspicava un intervento del legislatore volto a obbligare il medico a prendere in esame le dichiarazioni anticipate di volontà e a motivare ogni diversa decisione in cartella clinica. Purtroppo tutto si è fermato per il timore, da parte di chi è contrario all’eutanasia, che proprio il testamento biologico le aprisse un varco.<br /><br />Così nella primavera del 2010, mentre una perfetta operazione mediatica presentava con grande risalto l’entrata in vigore della legge che organizza e finanzia le cure palliative, alla Camera, dov’è in gestazione la legge sul testamento biologico, passava tra le proteste di pochi un emendamento che inficia gravemente il diritto all’autodeterminazione del paziente: alimentazione e idratazione artificiali non possono costituire oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento. Se dovessero risultare inutili o dannose, saranno i medici a decidere.<br /><br />Ma i cittadini italiani vogliono veramente affidare ai medici la decisione su come desiderano morire? Tramite la Fondazione Veronesi, all’inizio del 2007 volli affidare la risposta a un sondaggio, che è stato effettuato su un campione significativo di 4300 maggiorenni, e realizzato dall’Ispo, l’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione. Prima di parlare degli altri aspetti emersi dalla ricerca, mi sembra fondamentale rispondere alla domanda più importante, che il legislatore non può far finta di ignorare: a chi spetta la decisione? Agli intervistati è stato sottoposto un quesito molto dettagliato: «Se una persona è affetta da una malattia o lesione cerebrale irreversibile che le impedisce di esprimere la sua volontà e la costringe alla dipendenza da macchine, a chi dovrebbe aspettare la decisione di non somministrare o eventualmente sospendere i trattamenti che la tengono artificialmente in vita?».<br /><br />Ebbene, ecco le risposte: solo il 5% degli intervistati ha detto che la decisione spetta al medico che ha in cura il paziente (in ospedale, in reparto di rianimazione, a casa), mentre il 50% ha risposto che la decisione spetta al paziente che ha espresso la proprio volontà in merito quando ancora era in piena lucidità mentale. Questa risposta è stata data dalla metà di coloro che si erano posti il problema e dal 40% di coloro che non se l’erano mai posto. Questa risposta mi sembra assolutamente illuminante e nettamente prevalente rispetto alle altre, che comunque riporto: il 20% ha risposto che la decisione spetta a un familiare (coniuge/genitore/figli o altri parenti), il 20% che la decisione non spetta a nessuno perché «la vita è un dono e bisogna fare di tutto per tutelarla», un altro 5% affida la decisione «a una commissione etica di esperti», e un residuo 1% «a un giudice/magistrato».<br /><br />Il brano che pubblichiamo è tratto dal nuovo libro di Veronesi «Il diritto di non soffrire» (Mondadori)<div><a href="http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8479&ID_sezione=&sezione=">http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8479&ID_sezione=&sezione=</a></div><div>TRATTO DA </div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-79228626150648880282009-04-25T04:07:00.000-07:002011-04-19T04:08:19.782-07:00Marco Malatesta<div style="text-align: center;"><iframe title="YouTube video player" width="425" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/h8jxr0siQ3I" frameborder="0" allowfullscreen=""></iframe></div><br /><br />Sono Marco Malatesta, nato il 28 luglio 1978 a Montevarchi (AR).<br /><br />Oggi, 25 aprile 2009 registro questo video leggendo un testo che io stesso ho formulato, consultabile interamente anche in forma scritta nello spazio web di YouTube dedicato alla descrizione del video stesso. Mi trovo nel pieno delle mie facoltà mentali, in un periodo della mia vita assolutamente sereno, in cui godo di ottima salute e in una giornata nella quale, come da mie abitudini, non ho assunto alcool o altre sostanze psicotrope.<br />Il mio pensiero su cui si basano le disposizioni che sto per elencare non può essere considerato il risultato di una particolare situazione emozionale dovuta ad esempio, come qualcuno potrebbe pensare, a un evento conosciuto di persona o grazie ai mass media. Si tratta anzi, come molte persone che mi conoscono possono testimoniare, del pensiero che mi appartiene da molti anni, tanto che riguarda il tema a me più caro delle battaglie politiche per i diritti civili alle quali ho partecipato.<br /><br />Se in futuro, a causa una malattia o di un trauma sarà sopraggiunta una mia impossibilità di esprimere la volontà di continuare o interrompere la mia vita, e se, considerati i mezzi a disposizione della scienza medica al momento del sopraggiungimento di tale stato, questo risulti irreversibile, voglio che, indipendentemente dal fatto che io sia cosciente o non cosciente, siano attuate le seguenti disposizioni:<br />-non autorizzo alcuna manovra di rianimazione;<br />-non voglio essere alimento né idratato, né con ausili, né manualmente;<br />-non voglio essere assistito nella respirazione con alcun macchinario;<br />-in vista di una legalizzazione delleutanasia anche in Italia (che auspico fortemente), dispongo che alla mia vita si ponga fine attivamente nel modo più veloce e indolore possibile; in caso di impossibilità di procedere alleutanasia in Italia, voglio essere trasportato in un paese straniero nel quale leutanasia sia legale, affinché la si possa praticare su di me;<br />-fino al momento della mia morte, voglio che mi siano somministrati tutti i farmaci necessari ad alleviare più possibile le mie sofferenze fisiche, senza dare alcuna importanza al fatto che ciò possa o no aggravare le mie condizioni di salute;<br />-autorizzo lespianto dei miei organi per trapianti e per finalità didattiche e di studio scientifico;<br />-non voglio alcuna cerimonia funebre, e voglio che il mio corpo (o ciò che ne rimane dopo lespianto degli organi utili a trapianti o a studi didattici o scientifici) sia cremato, e che le mie ceneri siano disperse in natura.<br /><br />Ai fini dellattuazione delle suddette volontà, nomino come rappresentanti fiduciari i miei fratelli Francesco Natalberto Malatesta e Andrea Malatesta, mia cognata Silvia Cianchi, mia nipote Carlotta Malatesta e il mio avvocato Domenico Borsellino, nato a Firenze il 13 febbraio 1975.<br /><br />In alcuni dibattiti riguardanti il testamento biologico ho sentito dire che la persona non in grado di esprimersi potrebbe cambiare idea successivamente alla dichiarazione della sua volontà di terminare la propria vita. A chi sollevasse questo tipo di obiezione rispondo che, se cambierò idea, tempestivamente eliminerò questo video dal mio account di Youtube, dove altrettanto tempestivamente pubblicherò un altro filmato dove manifesterò le mie nuove volontà, e di ciò informerò i miei suddetti rappresentanti fiduciari, fornendo loro il link del filmato stesso, comunque facilmente reperibile. A chi addirittura arrivasse a obiettare che io possa cambiare idea successivamente alla perdita delle mie capacità di esprimermi e che dando seguito alle disposizioni sopra espresse sarebbe interrotta la mia vita contro la mia volontà rispondo che, pur teoricamente sussistendo questa possibilità, me ne assumo la responsabilità e confermo che comunque devono essere rispettate le mie ultime disposizioni da me espresse.<br />Lesclusivo valore teorico delle due suddette obiezioni (in particolare lultima) è confermato dal fatto che la volontà e il pensiero che ho sopra espresso sono gli stessi che ho sempre avuto fin da bambino, che non ho mai cambiato e che ritengo con certezza non cambieranno mai, il che è normale quando, come nella fattispecie, si tratta dei valori che una persona considera fra i più importanti.<br /><br />Ciao, e a chiunque abbia visto questo video laugurio di essere sempre, in ogni momento e in ogni aspetto, padrone di sé stesso.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-36575330728608160522009-04-10T15:01:00.000-07:002009-04-10T15:02:24.077-07:00Miriam Della CrocePoiché sono persuasa che il buon Dio non voglia assolutamente che le sue creature abbiano a soffrire inutilmente, e del resto anche se lo volesse io sarei ugualmente di parere contrario, qualora dovesse capitarmi d’ammalarmi di una malattia incurabile e di trovarmi in uno stato terminale, non desidero il prolungamento del mio morire.Ritengo, infatti, sia più saggio volare subito in paradiso anziché star lì a soffrire come una cretina. Se invece dovessi venirmi a trovare in stato vegetativo, sono certa che del mio corpo non me ne importerebbe un fico secco, e quindi se qualcuno dovesse sentirsi gratificato nel coccolarlo come una bambola oppure nel curararlo come se fosse una pianta da annaffiare, faccia pure, ché mi fa sempre piacere compiere una buona azione.Certo i medici devono essere certissimi che nel mio corpo non sia rimasto un barlume di coscienza e sensibilità, altrimenti preferisco che si sospenda ogni cura, ed anche alimentazione, idratazione, e ventilazione artificiale, giacché mi terrorizza il pensiero di trovarmi prigioniera in una statua di carne ed ossa senza la possibilità di comunicare; per me sarebbe un po’ come risvegliarmi (Dio me ne scampi; che brividi, per la miseria!) nella bara, dopo la sepoltura.<br />Miriam Della CroceUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-58944621004681179042009-03-30T07:33:00.001-07:002009-03-30T07:33:43.073-07:00Raffaele BiancoTestamento Biologico<br /><br />Io sottoscritto Raffaele Bianco, nato a Torino l’8 agosto 1983, nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.<br /><br />Qualora fossi affetto:<br /><br />da una malattia allo stadio terminale,<br />da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,<br />da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,<br /><br />non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.<br /><br /><br />Nelle predette ipotesi:<br /><br />qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;<br /><br />qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale;<br /><br />qualora fossi anche affetto da malattie intercorrenti (come infezioni respiratorie e urinarie, emorragie, disturbi cardiaci e renali) che potrebbero abbreviare la mia vita, rifiuto qualsiasi trattamento terapeutico attivo, in particolare antibiotici, trasfusioni, rianimazione cardiopolmonare, emodialisi.<br /><br /><br />Sempre nelle predette ipotesi:<br />Rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.<br /><br />Detto inoltre le seguenti disposizioni:<br /><br />non richiedo alcuna assistenza religiosa;<br />il mio corpo può essere donato per trapianti;<br />il mio corpo può essere utilizzato per scopi scientifici e didattici.<br /><br /><br />Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.<br /><br /><br />questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-13135141263835857962009-03-30T07:20:00.000-07:002009-03-30T07:21:17.762-07:00Francesco BiaccaIo sottoscritto Francesco Biacca, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, dichiaro quanto segue.<br /><br />Nel caso in cui:<br /><br />- subisca un incidente che mi porti in uno stato di coma vegetativo e dal quale i medici non ritengano io possa uscire;<br />- sia affetto da una qualsiasi malattia che mi porti in uno stato terminale dal quale i medici non ritengano io possa uscire;<br />- in un qualsiasi altro caso o evento che mi porti in uno stato dal quale i medici non ritengano io possa uscire;<br /><br />non voglio assolutamente essere sottoposto ad alcun tipo di trattamento terapeutico<br /><br />Non nascondo che nello scrivere quanto sopra ho avuto dei tentennamenti perchè comunque ho preso una decisione sul futuro della mia vita.<br />Il discorso è che voglio essere IO a decidere della mia vita e non lo stato italiano.<br />IO sono l’unico che ha potere su me stesso e nessun altro.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-39941153689507190312009-03-30T07:15:00.001-07:002009-03-30T07:15:40.365-07:00Antonio SantangeloIo sottoscritto Antonio Santangelo, nato ad Anagni (FR) il 15 febbraio 1948, nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.<br /><br />Qualora fossi affetto:<br />da una malattia allo stadio terminale,<br />da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,<br />da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,<br />non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.<br /><br />Nelle predette ipotesi:<br />qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;<br />qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale;<br />qualora fossi anche affetto da malattie intercorrenti (come infezioni respiratorie e urinarie, emorragie, disturbi cardiaci e renali) che potrebbero abbreviare la mia vita, rifiuto qualsiasi trattamento terapeutico attivo, in particolare antibiotici, trasfusioni, rianimazione cardiopolmonare, emodialisi.<br /><br />Sempre nelle predette ipotesi:<br />Rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.<br /><br />Detto inoltre le seguenti disposizioni:<br />non richiedo alcuna assistenza religiosa;<br />il mio corpo può essere donato per trapianti;<br />il mio corpo può essere utilizzato per scopi scientifici e didattici.<br /><br />Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.<br />E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morteUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-35263975043725222082009-03-30T00:00:00.000-07:002009-03-30T09:54:35.333-07:00Testamento biologico sul web...<div align="center"><strong><span style="font-family:georgia;color:#ff0000;">Da una piccola ricerca sul web, è emerso che alcune persone scrivono il proprio testamento biologico sul sito o blog. </span></strong></div><div align="center"><strong><span style="font-family:georgia;color:#ff0000;">Per adesso ne ho raccolti alcuni </span></strong></div><div align="center"><strong><span style="font-family:georgia;color:#ff0000;">come potete vedere sono solo uomini.</span></strong></div><div align="center"><strong><span style="font-family:georgia;color:#ff0000;">Vorrei approfondire la questione...</span></strong></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-9733522384508576882009-03-19T00:00:00.000-07:002009-04-10T14:59:38.426-07:00Donatella Poretti"Io sottoscritta Donatella Poretti, nata ad Arezzo il 14 febbraio 1968 e residente a Firenze, nel pieno delle mie facolta' mentali e allo scopo di salvaguardare la dignita' della mia persona, affermo solennemente con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volonta', il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilita' di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.<br />Intendo inoltre che le dichiarazioni contenute in questo documento abbiano valore anche nell'ipotesi in cui in futuro mi accada di perdere la capacita' di decidere o di comunicare le mie decisioni ai miei medici curanti sulle scelte da fare riguardo ad una malattia. A questi fini, prevedo la nomina di un fiduciario che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volonta' e se necessario a sostituirsi a me in tutte le decisioni, affinche' queste siano vincolanti per i medici.<br />Considero prive di valore e lesive della mia dignita' di persona tutte le situazioni in cui non fossi capace di un'esistenza razionale e/o fossi impossibilitata da una malattia irreversibile a condurre una vita di relazioni e quindi considero non dignitose tutte le situazioni in cui le cure mediche non avessero altro scopo che quello di un mero prolungamento della vita vegetativa. Percio', dato che in tali circostanze la vita sarebbe per me molto peggio della morte, voglio che tutti i trattamenti destinati a protrarla siano sospesi o cessati.<br />Considero egualmente non accettabili, in quanto anch'esse peggiori della morte e in contrasto con il mio concetto di valore della vita e dignita' della persona umana, situazioni in cui malattie senza prospettive di guarigione siano inutilmente prolungate attraverso cure e metodi artificiali.<br />Per questi motivi, dispongo quanto segue: che interventi oggi comunemente definiti "provvedimenti di sostegno vitale" e che consistono in misure urgenti quali ad esempio la rianimazione cardiopolmonare, la ventilazione assistita, la dialisi, la chirurgia d'urgenza, le trasfusioni di sangue, l'alimentazione artificiale, terapie antibiotiche, non siano messe in atto qualora il loro risultato fosse, a giudizio di due medici dei quali uno specialista, il prolungamento del mio morire, il mantenimento di uno stato d'incoscienza permanente, il mantenimento di uno stato di demenza, la totale paralisi con incapacita' a comunicare.<br />In particolare, nel caso io fossi affetta da una malattia allo stadio terminale, da una malattia o una lesione cerebrale invalidante e irreversibile, da una malattia implicante l'utilizzo permanente di macchine o altri sistemi artificiali, inclusa ogni forma di alimentazione artificiale, e tale da impedirmi una normale vita di relazione, rifiuto qualsiasi forma di rianimazione o continuazione dell'esistenza dipendente da macchine e non voglio piu' essere sottoposta ad alcun trattamento terapeutico.<br />Chiedo inoltre, formalmente, nel caso fossi affetta da una delle malattie sopraindicate, che siano intrapresi tutti i provvedimenti atti ad alleviare le mie sofferenze, compreso in particolare l'uso di farmaci oppiacei, anche se essi rischiassero di anticipare la fine della mia vita. Nella prospettiva, inoltre, di una auspicata depenalizzazione anche nel nostro Paese dell'eutanasia, nel caso in cui anche la sospensione di ogni trattamento terapeutico non determini la morte, chiedo che mi sia praticato il trattamento eutanasico, nel modo che sara' ritenuto piu' opportuno per la conclusione serena della mia esistenza.<br />Disposizioni particolari: non voglio l'assistenza religiosa. Il mio corpo puo' essere donato per trapianti, il mio corpo puo' essere utilizzato per scopi scientifici e didattici. Voglio essere cremata. Non voglio funerali o altre cerimonie funebri. Voglio che le mie ceneri vengano disperse nella natura.<br />Nomino, ai fini dell'attuazione delle volonta' espresse nel presente documento, mio rappresentante fiduciario Marco Perduca, nato a Firenze il 28 aprile 1967 e residente a Firenze.<br />Chiamo a testimonianza di questo presente atto il Governo, i senatori, i funzionari d'Aula, anche il Presidente dei Radicali italiani, onorevole Bruno Mellano, che ci assiste dalla tribuna e deposito la presente dichiarazione ai fiduciari ed ai testimoni sopraindicati.<br />Roma 19 marzo 2009".Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-21968758677181674582009-02-15T14:48:00.000-08:002009-04-10T14:57:10.667-07:00Marco UrsanoSono fortunato.<br />Perché ho la possibilità ogni domenica di scrivere quello che penso in uno spazio libero come questo giornale. Un privilegio, che molti non hanno e che oggi sfrutterò impropriamente a mio esclusivo favore. Interesse privato in uno spazio pubblico, come lo è un giornale, anche se di un editore privato. Perché quando l’informazione è libera, è di tutti. Ma oggi voglio essere io al centro dell’attenzione, voglio che si parli di me. Ed ho bisogno di testimoni. Oggi scrivo il mio testamento biologico. Sono in grado di intendere e di volere, e padroneggio abbastanza bene le mie comuni facoltà mentali, come possono testimoniare amici e colleghi di lavoro; ho smesso di fumare, pratico molto sport ed una sana alimentazione con pochissimo alcool, solo qualche buon bicchiere di vino ogni tanto. Quindi, anche la mia salute è buona. Condizione ideale per scrivere queste righe. Scrivo il mio testamento biologico perché ho paura. Non di morire, non tanto. Toccherà anche a me, prima o poi. Speriamo il più tardi possibile, laicamente parlando. Speriamo che mi tocchi quando le cose che mi sono prefisso di compiere nella vita non dico siano a buon punto, ma almeno cominciate. E spero che accada prima della morte dei miei affetti più cari, perché, egoisticamente, non sopporterei di sopravvivere senza le persone che amo. Lo scrivo perché ho paura di due cose: che per un malaugurato incidente io mi possa ridurre in uno stato di coma vegetativo irreversibile e che qualcun altro, qualcuno che io NON ho delegato, che sia un Parlamento, un Governo, un’Autorità religiosa o politica qualsiasi, decida al mio posto se io debba vivere o meno quella condizione. In alte parole, decida al posto mio se, in caso di coma irreversibile vegetativo senza ombra di dubbio acclarato, io debba essere tenuto in vita comunque, attraverso l’alimentazione artificiale. Dichiaro quindi di fidarmi della scienza medica, e se dovesse succedere che una struttura sanitaria di valore certificato dichiarasse il mio coma irreversibile, l’affermazione deve essere accolta come verità incontestabile dai miei familiari per mio conto; dichiaro di fidarmi della scienza medica nel momento in cui afferma in tutto il mondo ed in tutti i protocolli sanitari che l’alimentazione artificiale è, a tutti gli effetti, una cura medica;dichiaro che, in caso la prima dichiarazione risultasse veritiera, di non volere assolutamente ed in nessun modo essere sottoposto ad alimentazione forzata, ma, al contrario, esigo che il mio corpo sia lasciato spegnere in modo naturale;dichiaro di affidare l’esecuzione di queste mie volontà in primo luogo alla compagna della mia vita, mia moglie Francesca, e subito dopo ai miei familiari più stretti. Queste sono le mie volontà, coloro che leggono ne sono testimoni. Mi auguro davvero che, se mai ce ne fosse bisogno, possano essere rispettate in modo legalmente consentito da un ordinamento civile, democratico e rispettoso del diritto inalienabile, di ogni essere umano, di disporre autonomamente e liberamente del proprio corpo e del proprio destino.Se così non fosse, se mi trovassi nella condizione di coma vegetativo irreversibile e se fosse in vigore una legge che vieta la mia libertà di scelta e che mi obbligasse a subire una condizione per me assolutamente intollerabile, mi auguro che le persone a me vicine sappiano comunque trovare il modo di rispettare le mie volontà.Una piccola spiegazione, doverosa, se non altro per rispettare l’attenzione che mi regalano coloro che leggono queste righe: io potrei sopportare, a prezzo di enormi sofferenze e sacrifici, anche una vita segnata da una condizione di grave mutilazione. Sono sicuro che potrei sopportare le tragedie di non correre più perché costretto su una sedia a rotelle, di non vedere più un tramonto africano perché privato della vista, di non ascoltare più un assolo di Miles o Coltrane perché impedito nella mia capacità di udire; potrei forse, e dico forse, ma comunque dovrei scegliere io se e come farlo, sopportare l’estrema condanna di vivere cosciente, immobile in un letto e collegato ad una macchina. Forse, e dico ancora forse, potrei sopportarlo, a patto di avere ancora facoltà di pensiero e di sentimenti e di poterlo decidere liberamente. Ma non potrei mai tollerare di vivere come un vegetale, e costringere chi mi sta accanto ad un simile calvario. Senza pensieri, senza sentimenti e relazioni non c’è vita. Io non vorrò mai essere solo un tubo digerente, una creatura biomeccanica, senza umanità alcuna.Oggi il cielo sopra La Spezia, la mia città, è particolarmente terso e presente.Sarà il freddo pungente e l’aria rarefatta e gelida dell’inverno, che lo rende di un turchino così intenso. Un cielo così e questo sole favorisce l’umore anche nella tristezza, senza dubbio. Un pensiero è affiorato inesorabile, frugando dentro di me per scrivere queste righe, vi assicuro, difficili. Anzi, un paio di pensieri. Uno è dedicato ad Eluana, che finalmente riposa in pace e nella serenità del rispetto della sua volontà e della sua memoria. L’altro, va ad un uomo buono e generoso, che ci ha insegnato cosa sono davvero l’amore per una figlia, la dignità, l’impegno civile e la democrazia. Massimo rispetto, ed affetto, per Beppino Englaro.<br />15/02/2009 14:48:39<br />Marco UrsanoUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-41878689429068590952009-02-14T00:00:00.000-08:002009-04-10T15:36:59.135-07:00Giordano Bruno Guerri14 Febbraio 2009<br />1) Ho goduto la vita più che ho potuto.<br />2) Gran parte del godimento è consistito nel viverla il più possibile sciolta da vincoli e limitazioni alla mia libertà: di pensiero, di espressione, di movimento, di realizzazione, di piacere, di lavoro, di amore.<br />3) Se ho un rimpianto è di non avere saputo sempre sfruttare al meglio la libertà ottenuta: per me, per chi mi è stato vicino, per tutti.<br />4) Voglio quindi stabilire – liberamente, in piena coscienza – come si dovrà procedere in caso di mia incapacità di intendere e volere: per il mio bene, per quello di chi amo e per la comunità di cui farò parte.<br />5) Nel caso fossi ridotto in coma irreversibile e in stato vegetativo, voglio che mi venga praticata l’eutanasia: legalmente, se nel frattempo verrà – come mi auguro – promulgata una legge che la renda possibile; in caso contrario illegalmente, ma con tutta la mia gratitudine, da parte di chi mi vuole bene.<br />6) L’eutanasia dovrà essere praticata sei mesi dopo la dichiarazione di coma irreversibile e stato vegetativo, perché voglio dare una possibilità al miracolo.<br />7) In nessun caso voglio che, in quel periodo, sia praticata su di me la prassi giustamente definita “accanimento terapeutico”.<br /> Poiché l’eutanasia deve intendersi nel significato di “dolce morte”, per nessun motivo dovrà essere praticata con mezzi concettualmente crudeli e feroci (quale che sia il parere contrario di medici e legislatori), come la privazione del nutrimento e dell’idratazione.<br />9) Non voglio funerale, né religioso né laico, e desidero che il mio corpo venga cremato.<br />10) Dopo avere scritto tanto per tutta la vita, mi viene da sorridere notando che ho chiuso la pratica dell’esistenza in 1800 battute e in dieci comandamenti. Salute e allegria a chi resta.<br />(Il Giornale, 13 febbraio 2009)Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-75456774555039856342009-02-13T04:19:00.000-08:002011-04-19T04:20:10.348-07:00Maura Satta Flores<div style="text-align: center;"><iframe title="YouTube video player" width="425" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/e8wVksHWgoI" frameborder="0" allowfullscreen=""></iframe></div><br /><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 12px; "><h1 id="watch-headline-title" style="text-align: center;margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-size: 1.8333em; background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; font-weight: bold; height: 1.1363em; max-height: 1.1363em; line-height: 1.1363em; color: rgb(51, 51, 51); overflow-x: hidden; overflow-y: hidden; "><span id="eow-title" class="" dir="ltr" title="Maura Satta Flores testamento biologico" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-size: 22px; background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "><br /></span></h1><h1 id="watch-headline-title" style="text-align: center;margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-size: 1.8333em; background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; font-weight: bold; height: 1.1363em; max-height: 1.1363em; line-height: 1.1363em; color: rgb(51, 51, 51); overflow-x: hidden; overflow-y: hidden; "><span id="eow-title" class="" dir="ltr" title="Maura Satta Flores testamento biologico" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-size: 22px; background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Maura Satta Flores testamento biologico</span></h1></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-61074532998926283732009-02-12T00:00:00.001-08:002009-04-10T14:44:27.615-07:00Lidano Lucididi Lidano Lucidi - giovedì 12 febbraio 2009<br /><br />Sezze, 7 febbraio 2009<br /><br />Se dovessi ridurmi come un vegetale, se dovesse la mia vita essere legata ad un sondino, se così malauguratamente fosse uccidetemi. Non abbiate scrupoli, non abbiate pietà, fatelo. Credo che la vita sia mia, che l’unico padrone delle mie decisioni sia io non altri. Voglio essere libero di decidere anche quando morire. Se qualche organo ancora funziona datelo a chi ne ha bisogno, a chi ha ancora speranza di vivere, non lasciatemelo dentro ad invecchiare con me.<br /><br />Se dovesse essere tutto ciò fatelo in silenzio, e soprattutto voi che ritenete che la mia vita non appartiene a me ma al Signore, lasciate che sia il Signore a decidere se ho fatto peccato.<br /><br />Credo che in Italia non avremo mai una legge sul testamento biologico, così pubblicamente esprimo la mia volontà. Queste poche righe rappresentano il mio testamento biologico, e lo faccio pubblicamente, così che tutti sapranno quali sono i miei desideri in vita.<br /><br />Lidano LucidiUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-21299808568860047602009-02-12T00:00:00.000-08:002011-04-19T03:54:50.034-07:00Paolo GiuliesiPaolo Giuliesi<br />Pubblicato il Febbraio 12, 2009 di testamentobiologico<br />Testamento biologico<br /><br />Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.<br /><br />E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.<br /><br />Io sottoscritto Giuliesi Paolo, nato a Carbonara – Bari il 16 marzo 1977,<br /><br />nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue:<br /><br />qualora fossi affetto:<br /><br />- da una malattia allo stadio terminale,<br /><br />- da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,<br /><br />- da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,<br /><br />non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.<br /><br />Nelle predette ipotesi: qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza; qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale; qualora fossi anche affetto da malattie intercorrenti (come a mero titolo di esempio: infezioni respiratorie e urinarie, emorragie, disturbi cardiaci e renali) che potrebbero abbreviare la mia vita, rifiuto qualsiasi trattamento terapeutico attivo, (a mero titolo di esempio: antibiotici, trasfusioni, rianimazione cardiopolmonare, emodialisi).<br /><br />Sempre nelle predette ipotesi: rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza vegetativa dipendente da apparecchi biomedicali.<br /><br />Detto inoltre le seguenti disposizioni:<br /><br />- non richiedo alcuna assistenza religiosa;<br /><br />- il mio corpo può essere donato per trapianti;<br /><br />- il mio corpo può essere utilizzato per scopi scientifici e didattici.<br /><br />In fede<br /><br />Paolo Giuliesi<br /><br />Bitonto (BA), 12 febbraio 2009<br /><br />TRATTO DA <a href="http://testamentobiologico.wordpress.com/">http://testamentobiologico.wordpress.com</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-68197768466291017592009-02-11T17:36:00.000-08:002009-04-10T15:32:28.588-07:00Stefano VerniaMercoledì, 11 Febbraio 2009 - 17:36<br /><br />Eluana si spegneva, e parte di un’Italia inutile “guardava” quell’idiozia di “Grande Fratello” ed i suoi falliti partecipanti.<br />Cosa importa? L’agonia di una vita umana vale meno dell’esser informate circa le nevrosi malate di qualche ridicolo, morto, manichino.Eluana non c’è più, e forse già da diciasette anni la sua anima era altrove.Non mi meraviglia constatare l’atroce cinismo di persone, spererei, ma senza crederlo, poco meno che adolescenti, dinanzi ai casi della vita, alla loro durezza. Non mi aspetto niente dall’uomo, che resosi schiavo del suo egoismo, non vede oltre la vanità effimera di ciò che già non esiste e per di più riflesso distorto di uno specchio deforme.Eluana? Non era affar nostro! Le guerre? Che cosa farci? Godiamo l’istante che viviamo, se questa povertà di spirito significa “godere”. Pecore! Meno umani delle bestie! Vi tocca il dolore solo se vi coinvolge direttamente? …chissà, e forse! Fino a quando vivremo un mondo tanto malato non abbiamo che, l’ingenuità, il sorriso di un bimbo innocente da proteggere a salvarci, a darci la voglia inesauribile di lottare.Io ribadisco immutato il mio testamento biologico:“in casi estremi, mi si tenga in vita sospesa per sei mesi; se al loro scadere non mi sarò svegliato, vuol dire che ho bisogno di riposare, o di andare altrove. Tutti gli organi donabili si donino. Non sarò pesato oltremodo sui miei congiunti che intanto si saranno preparati psicologicamente alla mia dipartita, e non mi si faccia soffrire inutilmente facendo soffrire chi dovrebbe prendere una decisione dolorosa in mia vece. Questo è il mio volere!” Si facciano le prove sul mio corpo per il progresso della scienza, purché si accerti che non apportano dolore e altrimenti si proceda con adeguata e forte terapia antalgica, ma non mi si trasformi in una larva impotente fissata nella freddezza della morte. Qui diviene impossibile non attaccare quella politica che sottovaluta, ignora, i danni arrecati dalle sue decisioni cieche. Se pensate che la mia sia un’aggressione diretta a qualche nostro politico locale o meno vi sbagliate. L’attacco è rivolto a tutti gli ammalati di menefreghismo, politici o meno che siano. Il mondo è sempre stato fango e non ci affogherò senza almeno tentare di evitare lo sprofondamento.Fabbriche, inquinamento, morte. Tutto in nome del dio Denaro e dell’indifferenza.Morremo, ma io non senza lottare, fino a quando Dio lo vorrà!<br />Stefano VERNIAUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-33099352891408403432009-02-11T00:00:00.001-08:002009-03-30T10:16:47.852-07:00Procione Gobboaffermo solennemente<br /><br />con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.<br />Intendo inoltre che le dichiarazioni contenute in questo documento abbiano valore anche nell’ipotesi in cui in futuro mi accada di perdere la capacità di decidere o di comunicare le mie decisioni ai miei medici curanti sulle scelte da fare riguardo ad una malattia.<br />A questi fini prevedo la nomina di un fiduciario che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volontà e, se necessario, a sostituirsi a me in tutte le decisioni.<br /><br />Premessa - Il valore della vita e la dignità della Persona<br /><br />Considero prive di valore e lesive della mia dignità di persona tutte le situazioni in cui non fossi capace di un’esistenza razionale e/o fossi impossibilitato da una malattia irreversibile a condurre una vita di relazioni; e quindi considero non dignitose tutte le situazioni in cui le cure mediche non avessero altro scopo che quello di un mero prolungamento della vita vegetativa. Perciò, dato che in tali circostanze la vita sarebbe per me molto peggiore della morte, voglio che tutti i trattamenti destinati a protrarla siano sospesi o cessati.<br />Considero egualmente non accettabili, in quanto anch’esse peggiori della morte e in contrasto con il mio concetto di valore della vita e dignità della persona umana, situazioni in cui malattie senza prospettive di guarigione siano inutilmente prolungate attraverso cure e metodi artificiali.<br /><br />PER QUESTI MOTIVI DISPONGO QUANTO SEGUE<br /><br />Disposizioni generali<br /><br />Dispongo che interventi oggi comunemente definiti “provvedimenti di sostegno vitale” e che consistono in misure urgenti quali, ad esempio, la rianimazione cardiopolmonare, la ventilazione assistita, la dialisi, la chirurgia d’urgenza, le trasfusioni di sangue, l’alimentazione artificiale, terapie antibiotiche, non siano messi in atto, qualora il loro risultato fosse, a giudizio di due medici, dei quali uno specialista:<br /><br />il prolungamento del mio morire<br />il mantenimento di uno stato d’incoscienza permanente<br />il mantenimento di uno stato di demenza<br />totale paralisi con incapacità a comunicare<br />In particolare, nel caso io fossi affetto da una malattia allo stadio terminale, da una malattia o una lesione cerebrale invalidante e irreversibile, da una malattia implicante l’utilizzo permanente di macchine o altri sistemi artificiali, incluso ogni forma di alimentazione artificiale, e tale da impedirmi una normale vita di relazione, rifiuto qualsiasi forma di rianimazione o continuazione dell’esistenza dipendente da macchine e non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.<br /><br />Chiedo inoltre formalmente che nel caso fossi affetto da una delle malattie sopra indicate siano intrapresi tutti i provvedimenti atti ad alleviare le mie sofferenze, compreso in particolare l’uso di farmaci oppiacei, anche se essi rischiassero di anticipare la fine della mia vita.<br /><br />Disposizioni particolari<br /><br />Nella prospettiva, inoltre, di un’auspicata depenalizzazione, anche nel nostro paese, dell’eutanasia, nel caso in cui anche la sospensione di ogni trattamento terapeutico non determini la morte, chiedo che mi sia praticato il trattamento eutanasico, nel modo che sarà ritenuto più opportuno per la conclusione serena della mia esistenza.<br /><br />Altre disposizioni particolari<br /><br />Detto infine le seguenti disposizioni<br /><br />non voglio alcun tipo di assistenza religiosa<br />il mio corpo puo’ essere donato per trapianti<br />voglio essere cremato<br />non voglio un funerale religioso, sarà sufficiente una festa o riunione tra le persone che avranno piacere di ricordarmi<br />voglio che le mie ceneri vengano disperse in natura, in un luogo scelto dal mio fiduciario designato<br /><br /><a href="http://www.procionegobbo.it/blog/2009/02/11/il-mio-testamento-biologico">http://www.procionegobbo.it/blog/2009/02/11/il-mio-testamento-biologico</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-91395614225616561062009-02-11T00:00:00.000-08:002009-03-30T07:30:44.949-07:00Luca CiccaTestamento biologico<br />February 11th, 2009<br />Se dovessi ridurmi in un letto senza speranza di guarigione, incapace di intedere e di volere, smettete pure di curarmi.Si libera un letto.<br />Non uccidetemi, niente eutanasia.Che poi rimanete con i sensi di colpa.Quindi il sondino per mangiare lasciatemelo pure, ma niente cure.Pretendo la terapia del dolore.Morfina come se piovesse.<br />Possibilmente mettetemi in modo che possa vedere fuori dalla finestra.L’ascolto di musica sarà gradito.<br />Su tutto, decide ovviamente mia moglie.A seguire fratello e sorella.<br />Non fiori, ma opere di bene, ad associazioni laiche.E fate festa, che si muore una volta sola.<br />Luca CiccaUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-54527206766867126832009-02-10T04:12:00.000-08:002011-04-19T04:13:54.450-07:00Federico Ferrazza<div style="text-align: center;"><iframe title="YouTube video player" width="425" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/DT5T0-8PPzg" frameborder="0" allowfullscreen=""></iframe></div><br /><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 12px; "><h1 id="watch-headline-title" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-size: 1.8333em; background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; font-weight: bold; height: 1.1363em; max-height: 1.1363em; line-height: 1.1363em; color: rgb(51, 51, 51); overflow-x: hidden; overflow-y: hidden; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "><span id="eow-title" class="" dir="ltr" title="Il testamento biologico di Federico Ferrazza" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-size: 22px; background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Il testamento biologico di Federico Ferrazza</span></h1></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-23698444473736168772009-02-10T00:00:00.004-08:002009-04-10T15:09:21.071-07:00Attilia InvernizziIL MIO TESTAMENTO BIOLOGICO<br />Visto quello che sta succedendo in Italia, spero che mi rimarrà la LIBERTA' DI MORIRE IN SANTA PACE. Per questo motivo, lascio questo messaggio ben visibile a tutto il mondo in modo che non si possa dire che non lo avevo detto. Lascio il mio “testamento biologico” in queste poche parole:<br />PREMESSO CHE CREDO MOLTO DI Più NEL VALORE DELLA VITA SPIRITUALE CHE NELLA VITA CORPOREA, NEL CASO DOVESSI RIMANERE IN COMA O IN UNO STATO VEGETATIVO COME ELUANA ENGLARO O ANCHE SOLO PARALIZZATA COME WELBY, VI PREGO DI NON LASCIARMI INCOLLATA A UN CORPO CHE NON POSSO CONTROLLARE E CON CUI NON POSSO VIVERE!!!! <br /><br />VIVERE E’FARE DELLE ESPERIENZE E RICHIEDE AZIONE ED è IL MOTIVO PER CUI ESISTIAMO!!!<br />.. ..<br />VIVERE E’ MANGIARE IL POLLO CON LE MANI, E’ CANTARE A SQUARCIAGOLA, è IMMERGERSI NEL MARE PER VEDERE I PESCI COLORATI, è FARE UN FALò CON GLI AMICI SU UNA SPIAGGIA, è BALLARE, è LEGGERE UN BUON LIBRO, ASCOLTARE DELLA BUONA MUSICA, VIAGGIARE, PARLARE CON LA GENTE CHE INCONTRI, SCAMBIARSI LE PROPRIE ESPERIENZE E IDEE!! VIVERE è POTER SPEGNERE LE CANDELINE SULLA PROPRIA TORTA DI COMPLEANNO!!!<br />.. ..<br />VIVERE è INTERAGIRE CON IL MONDO PER CRESCERE SPIRITUALMENTE E QUESTO RICHIEDE AZIONE, MOVIMENTO E UN FARE!!!....<br />.. ..<br />RESTARE IN UN LETTO D’OSPEDALE PER ANNI O ANCHE SOLO UN ANNO, NON SAREBBE VIVERE, SAREBBE UNA PRIGIONE INUTILE. SIGNIFICHEREBBE MORIRE ANCHE SPIRITUALMENTE OLTRE CHE FISICAMENTECHE, SIGNIFICHEREBBE SUSCITARE UN SENTIMENTO DI COMPASSIONE NELLE PERSONE ED IO MI VERGONGEREI DI NON POTER ESSERE AUTONOMA E AUTOSUFFICIENTE!!!<br />.. ..<br />LA MIA PIù GRANDE GIOIA DEL VIVERE è CREARE, INTERAGIRE CON LE PERSONE, COSTRUIRE E VORREI VIVERE UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA!!<br />.. ..<br />PER QUESTO MOTIVO, VI PREGO, VI SCONGIURO DI NON LASCIARMI IN COMA O PARALIZZATA O IN UNO STATO VEGETATIVO!!! VI PREGO DI STACCARE LA SPINA!!! NON VOGLIO ACCANIMENTO TERAPEUTICO!!! LASCIATE CHE IL MIO CORPO MUOIA IN PACE…..IO SARò ANCORA VIVA SPIRITUALMENTE E MI RITROVERETE SENZ’ALTRO DA QUALCHE ALTRA PARTE A GIOCARE CON LA VITA E A VIVERE INTENSAMENTE!!!<br />.. ..<br />CHE DIO ABBIA PIETà DI CHI NON CREDE CHE ESISTE UNA VITA SPIRITUALE E DI CHI NON CREDE CHE UNA VITA DEVE ESSERE VISSUTA DEGNAMENTE!!!! CHE DIO PERDONI CHI HA OBBLIGATO ELUANA A STARE IMPRIGIONATA IN UN CORPO CON IL QUELE NON POTEVA PIù VERAMENTE VIVERE LA VITA PER LA QUALE è STATA CREATA Né FARSI LE ESPERIENZE NECESSARIE PER LA SUA PROPRIA CRESCITA SPIRITUALE, Né VIVERE COME AVEVA SEMPRE VISSUTO!!! ....<br />.. ..<br />IN FEDE....<br />ATTILIA INVERNIZZI....Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-6293891073620428912009-02-10T00:00:00.003-08:002009-03-30T10:53:01.796-07:00Pietro MonteleoneRoma , 10 febbraio 2009<br /><br />Io sottoscritto Monteleone Pietro, nato a Altamura (BA) il 09-02-1977, nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.<br /><br />Qualora fossi affetto:<br />da una malattia allo stadio terminale,<br />da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,<br />da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,<br />non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.<br /><br />Nelle predette ipotesi:<br />qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;<br />qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale;<br /><br /><br />Sempre nelle predette ipotesi:<br />Rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.<br /><br />Detto inoltre le seguenti disposizioni:<br /><br />il mio corpo può essere donato per trapianti;<br />il mio corpo può essere utilizzato per scopi scientifici e didattici.<br /><br />Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.<br />E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-67113431301228244502009-02-10T00:00:00.002-08:002009-03-30T10:20:41.430-07:00Simone C.TolomelliSimone C.Tolomelli<br />blog archivio chi è che cosa contatti Il mio testamento biologico (prima o poi servirà)<br />Non sono il primo a fare una cosa del genere, ma lo scrivo qui e poi avrò modo di comunicarlo anche con un video, non sia mai che possa essere messo in dubbio il fatto che sia stato io a scrivere tutto ciò.<br /><br />Punto due, non serve a nulla quel che sto facendo perché a prescindere dalle mie volontà attuali e dal rispetto che possono più o meno suscitare di sponda non esiste una legge che cauteli quello che voglio io. Ci sono varie leggi e tentativi di leggi che difendono il generico e quello che generico si vorrebbe divenisse ma il mio specifico non c'è.<br /><br />Eppure mi muovo lo stesso, considerando che magari prima o poi anche il nostro Stato si sarà emancipato e allora potranno fare copia e incolla da qui.<br /><br />«Il mio desiderio, nel momento in cui non fossi più in grado di esprimerlo è che ogni mio organo venga espiantato e donato a chiunque ne abbia bisogno in accordo con le liste eccetera e che nessuno si permetta di dire che non lo volevo; che il mio corpo in stato di coma irreversibile, in virtù di quanto sia protocollato ufficialmente dalla scienza nel momento esatto della mia insufficienza, sia tenuto in vita per un periodo non superiore ai due anni e non inferiore ad uno al netto del manifestarsi di ripetuti e macroscopici aspetti, comprovabili scientificamente, che testimonino la vita in antitesi con lo stato comatoso stesso, il fatto che faccia pipì non vale: per essere chiari. Passato questo tempo, non fosse precedentemente sopraggiunta la morte, il mio desiderio preso in piena coscienza di quel che sto scrivendo e del perché, è che io sia staccato da ogni macchinario che mi tiene forzosamente in vita e che nel periodo che la natura stessa mi concederà io muoia. Nell'istante in cui la procedura divenisse irreversbile non desidero ricevere nessun tipo di visita da parte di nessun religioso e quindi di ogni pratica religiosa, di qualsivoglia religione, che cerchi di rendere sacro un qualche cosa di molto banale. All'indomani della mia morte il mio desiderio è che il mio corpo, espiantato quanto possibile, venga cremato, che non sia celebrato alcun funerale, non civile ed a maggior ragione religioso, che ogni anno io non sia ricordato all'interno di nessuna funzione religiosa e che al mio nome non sia mai associata alcuna battaglia politica e religiosa. Siccome sono uno pragmatico, spero che i miei parenti possano liberarsi delle mie ceneri in fretta onde evitare di perdere i propri pensieri dietro ad un morto, la vita è fatta per i vivi. In mio ricordo, mi farebbe piacere se voleste preparare una buona cena fra di voi e ascoltare, se proprio dovete fare qualche cosa per piangere, qualche canzone di John Lennon e l'adagio K622 del concerto per clarinetto in si bemolle di Mozart, per il resto sorridete.»Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-10985540844158037522009-02-10T00:00:00.001-08:002009-03-30T09:57:59.637-07:00Alberto D'OttaviTestamento biologico di Alberto D'Ottavi<br />Di alberto dottavi (del 10/02/2009 @ 08:46:25, in Off Topic, letto 1547 volte)<br />Milano, 10 febbraio 2009<br />Io sottoscritto Alberto D'Ottavi, nato a Genova il 5 ottobre 1965, nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.<br /><br />Qualora fossi affetto:<br />da una malattia allo stadio terminale,<br />da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,<br />da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,<br />non voglio essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.<br /><br />Nelle predette ipotesi:<br />qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;<br />qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale;<br />qualora fossi anche affetto da malattie intercorrenti (come infezioni respiratorie e urinarie, emorragie, disturbi cardiaci e renali) che potrebbero abbreviare la mia vita, rifiuto qualsiasi trattamento terapeutico attivo, in particolare antibiotici, trasfusioni, rianimazione cardiopolmonare, emodialisi.<br /><br />Sempre nelle predette ipotesi:<br />Rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.<br /><br />Detto inoltre le seguenti disposizioni:<br />non richiedo alcuna assistenza religiosa;<br />il mio corpo può essere donato per trapianti;<br />il mio corpo può essere utilizzato per scopi scientifici e didattici.<br /><br />Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.<br />E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.<br /><br />Alberto D'OtttaviUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-457317925724871164.post-64710609496465372412009-02-10T00:00:00.000-08:002009-03-30T07:28:35.763-07:00Antonio VergaraGrumo Nevano, 10 febbraio 2009<br /><br />Io sottoscritto Antonio Vergara, nato a Grumo Nevano (Na) il 24 luglio 1972, nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.<br />Qualora fossi affetto:da una malattia allo stadio terminale,da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,non voglio essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.<br />Nelle predette ipotesi:qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale;qualora fossi anche affetto da malattie intercorrenti (come infezioni respiratorie e urinarie, emorragie, disturbi cardiaci e renali) che potrebbero abbreviare la mia vita, rifiuto qualsiasi trattamento terapeutico attivo, in particolare antibiotici, trasfusioni, rianimazione cardiopolmonare, emodialisi.<br />Sempre nelle predette ipotesi:Rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.<br />Detto inoltre le seguenti disposizioni:non richiedo alcuna assistenza religiosa;il mio corpo può essere donato per trapianti;il mio corpo può essere utilizzato per scopi scientifici e didattici.<br />Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.<br />Antonio Vergara<br />post scriptum: proprio perché credo in Dio sono ancora più certo che la vita debba stare sempre nelle mani del Signore e non in quelle di una macchina.Unknownnoreply@blogger.com0